Dazi. Incontro von der Leyen-pharma. “Sostegno alla Commissione nel raggiungere una soluzione negoziata con Usa”

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La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha incontrato mercoledì 9 aprile i rappresentanti dell’industria farmaceutica per discutere le implicazioni di potenziali dazi statunitensi sui prodotti farmaceutici. Lo scambio di opinioni – informa una nota della commissione – si è concentrato sulla raccolta di preoccupazioni e proposte del settore per la risposta più efficace possibile da parte dell’Ue. Intanto, Donald Trump ha dichiarato che presto annuncerà “importanti tariffe sulle importazioni farmaceutiche”.

I partecipanti ( European Federation of Pharmaceutical Industries and Associations, Medicines for Europe, EuropaBio – the European Association for Bioindustries, Eucope – European Confederation of Pharmaceutical Entrepreneurs e rappresentanti delle aziende Novo Nordisk, Novartis, Fresenius, Sanofi, Bayer, Gedeon Richter, Ipsen e Chiesi) hanno sottolineato il valore strategico di questo settore per l’Ue.

Hanno espresso forti preoccupazioni circa le ampie ramificazioni dei dazi statunitensi, che danneggerebbero entrambe le sponde dell’Atlantico, con implicazioni per le catene di approvvigionamento interconnesse a livello globale e la disponibilità di medicinali per i pazienti europei e statunitensi. Hanno invitato la Commissione europea a rafforzare ulteriormente il mercato unico affrontando le barriere normative e sostenendo le industrie innovative.

Semplificare le procedure
I partecipanti hanno inoltre chiesto la semplificazione delle procedure, in particolare per le sperimentazioni cliniche e la digitalizzazione del sistema sanitario europeo, nonché la tutela della proprietà intellettuale. Hanno sollecitato ambizione e rapidità nelle prossime iniziative che la Commissione presenterà, in particolare il Biotech Act dell’Ue e le strategie per la bioeconomia e le scienze della vita, per rafforzare la posizione europea come leader globale nel settore delle biotecnologie e della bioproduzione.

Infine, i partecipanti hanno espresso sostegno all’impegno della Commissione europea nel raggiungere una soluzione negoziata con gli Stati Uniti. Hanno inoltre condiviso prospettive sulla possibilità per l’Ue e gli Stati Uniti di ridurre le barriere non tariffarie in modo reciprocamente vantaggioso. Il Presidente della Commissione e il settore hanno concordato di rimanere in stretto contatto, per garantire che gli interessi del settore, dei suoi lavoratori e dei pazienti europei siano adeguatamente tutelati in questo periodo instabile

L’appello dei Ceo dell’8 aprile
L’incontro della Presidente della Commissione Europea con i rappresentanti dell’industria farmaceutica è stato preceduto dall’appello lanciato dai principali Ceo martedì 8 aprile. Un appello che ha sottolineato la necessità di apportare un rapido e radicale cambiamento di politica continentale, per non dover affrontare il rischio di una fuga di ricerca, sviluppo e produzione farmaceutica verso gli Stati Uniti.

Un sondaggio condotto la scorsa settimana tra le aziende associate all’Efpia, a cui hanno risposto 18 aziende innovative internazionali di grandi e medie dimensioni, ha identificato fino all’85% degli investimenti in spese in conto capitale (circa 50,6 miliardi di euro) e fino al 50% della spesa in R&S (circa 52,6 miliardi di euro) potenzialmente a rischio. Questo su un totale combinato attuale di 164,8 miliardi di euro di investimenti pianificati per il periodo 2025-2029 nel territorio dell’UE-27.

Nei prossimi tre mesi, le aziende che hanno risposto stimano che un totale di 16,5 miliardi di euro, ovvero il 10% dei piani di investimento totali, sia a rischio. Gli Stati Uniti ora superano l’Europa in ogni parametro degli investitori, dalla disponibilità di capitale, alla proprietà intellettuale, alla velocità di approvazione, ai premi per l’innovazione. Oltre all’incertezza creata dalla minaccia dei dazi, vi è lo scarso incentivo a investire nell’UE e vi sono importanti fattori trainanti per trasferirsi negli Stati Uniti.

Le preoccupazioni espresse dall’appello dei Ceo sono state affrontate, in gran parte, nell’incontro con la presidente Ursula von der Leyen. E’ dunque partita la lunga marcia per fare dell’Europa un ecosistema farmaceutico di livello mondiale.

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